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PROGRAMMA ERASMUS + – focus su azione chiave 2 partenariati strategici settore gioventù
SCADENZE Azione chiave 2

–       Partenariati strategici nel settore della gioventù: 4 ottobre 2016

 

TERRITORIO A CUI E’ RIVOLTO –       28 Stati membri UE;

–       i paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia);

–       i paesi candidati (Turchia, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia);

–       paesi terzi, in particolare Stati della Politica europea di Vicinato (i paesi PEV comprendono nell’area dei paesi del Mediterraneo: Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Territori palestinesi occupati, Siria, Tunisia; i paesi dell’Europa orientale e del Caucaso: Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Moldavia, Ucraina e la Russia) per i progetti di alcune azioni chiave che hanno dimensione internazionale.

CHI EROGA IL CONTRIBUTO Commissione Europea – DG Cultura ed educazione
FINANZIAMENTO COMPLESSIVO Erasmus + ha un budget indicativo di 14,7 miliardi di Euro complessivi per i 7 anni di programmazione, 2014-2020.

 

Per l’anno 2016 sono stati messi a disposizione 1.871,1 milioni di Euro, così suddivisi:

·         Istruzione e formazione:             1.645,6 milioni di Euro

·         Gioventù:                                          186,7 milioni di Euro

·         Jean Monnet:                                   11,4 milioni di Euro

·         Sport:                                                  27,4 milioni di Euro

CONTRIBUTO PER SINGOLO PROGETTO Importo variabile, fino ad un massimo di 450.000 Euro per un progetto della durata di 36 mesi
A CHI è RIVOLTO Le domande possono essere presentate da organismi pubblici o privati attivi nei settori dell’istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport, quali enti pubblici a livello locale, regionale e nazionale; organizzazioni non profit; ONG; associazioni giovanili, sportive e di altro genere; scuole e istituti di alta formazione; centri per la ricerca ecc

I gruppi di giovani che operano nell’animazione socioeducativa, ma non necessariamente nel contesto di un’organizzazione giovanile, possono inoltre presentare domanda di finanziamento sia per la mobilità ai fini dell’apprendimento dei giovani e degli animatori per i giovani sia per i partenariati strategici nel settore della gioventù.

CHE COSA FINANZIA Erasmus + finanzia diverse tipologie di attività in base alle singole categorie di azione, a partire dalla mobilità transnazionale di personale, studenti e giovani sotto forma di scambi, Servizio Volontario europeo, frequenza universitaria in altri paesi etc., fino ad attività che promuovono lo sviluppo e la realizzazione di pratiche innovative nel settore dell’istruzione, formazione e gioventù e il rafforzamento della cooperazione tra organizzazioni per lo scambio di tali pratiche.

Esso finanzia inoltre progetti internazionali di cooperazione con paesi terzi che mirano a favorire l’alta istruzione e il settore “gioventù” con il fine di incentivare uno sviluppo omogeneo a livello mondiale in materia.

 

I progetti che possono essere finanziati nell’ambito di Erasmus + riguardano diverse azioni, tra le quali:

Azione chiave 2 – Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone prassi:

‒      partenariati strategici nel settore dell’istruzione, della formazione e della gioventù – stabiliti tra istituti di istruzione/organizzazioni giovanili e/o altri attori pertinenti per lo sviluppo di iniziative congiunte e lo scambio di esperienze e know-how.

 

PRIORITA’ Per essere finanziati i Partenariati strategici devono riguardare:

a) almeno una priorità orizzontale, o

b) almeno una priorità specifica pertinente all’ambito dell’istruzione, della formazione e dalla gioventù su cui vi è stato l’impatto più rilevante.

Priorità orizzontali

v  Migliorare il rendimento nelle competenze di base e trasversali pertinenti e di alto livello in una prospettiva di apprendimento permanente, tramite l’educazione e la formazione formale e non formale, a partire dall’educazione e cura nella prima infanzia, passando per l’istruzione scolastica, le attività giovanili, l’istruzione superiore, la formazione e l’istruzione professionale per giungere all’apprendimento in età adulta.

v  Istruzione, formazione e settore giovanile inclusivi: in linea con la Dichiarazione di Parigi, verrà data priorità alle azioni che affrontano la diversità nell’istruzione (formale e non formale) e nella formazione, sviluppando le competenze sociali, civiche, interculturali e l’alfabetizzazione ai media, combattendo la discriminazione e la segregazione, affrontando il bullismo, riducendo la disparità nei risultati dell’apprendimento nei discenti provenienti da contesti svantaggiati, in particolare attraverso approcci innovativi integrati. Dovrebbero inoltre essere incoraggiati l’accesso, la partecipazione e il rendimento dei discenti svantaggiati, nonché facilitata la loro transizione: tra i diversi livelli e tipi di istruzione e formazione; dall’istruzione/formazione verso il mondo del lavoro; e da una posizione lavorativa a un’altra. Dato il momento critico, particolare attenzione sarà data anche a sostenere i progetti che coinvolgono i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti e/o focalizzati sul tema della crisi dei rifugiati in Europa

v  Istruzione, formazione e settore giovanile aperti, innovativi e contestualizzati nell’era digitale: verrà data priorità alle azioni che contribuiscono alla disseminazione dei risultati dell’apprendimento nel contesto di attività formali e non formali, come pure alla diffusione e alla messa a sistema delle pedagogie aperte e innovative nell’istruzione, nella formazione e nel settore giovanile, alla governance partecipata dell’istruzione, nonché ai metodi di lavoro e alle risorse per educatori e discenti a tutti i livelli, in 118 Guida al programma particolare quelli che si trovano in situazioni svantaggiate. Sono altresì incoraggiate: le sinergie tra l’istruzione, la ricerca e l’innovazione; la digitalizzazione dei contenuti di apprendimento di qualità; la promozione dell’utilizzo delle TIC come volano per il cambiamento sistemico al fine di incrementare la qualità e la rilevanza delle linee politiche nell’istruzione, nella formazione e nel settore giovanile a tutti i livelli.

v  Educatori: verrà data priorità alle azioni che rafforzano il reclutamento, la selezione e l’inserimento a ruolo dei candidati migliori e più idonei alla professione insegnante, come pure alle azioni a sostegno dello sviluppo professionale degli educatori (insegnanti, professori, tutor, mentori, etc.) e degli animatori giovanili, in particolare per prepararli ad affrontare: la crescente diversità dei discenti, tra i quali coloro che provengono da contesti svantaggiati (inclusi i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti), l’abbandono scolastico, l’apprendimento sul luogo di lavoro, le competenze digitali e le pedagogie innovative. A tal fine potranno essere formati efficaci partenariati tra erogatori di contenuti (providers) e istituzioni educative, oppure sviluppati programmi, moduli e corsi online per rafforzare l’inserimento di educatori, in linea con le misure di valutazione e certificazione.

v  Trasparenza e riconoscimento delle competenze e delle qualifiche per facilitare l’apprendimento, l’occupabilità e la mobilità lavorativa (labour mobility): verrà data priorità alle azioni che promuovono la permeabilità tra i diversi settori dell’educazione e della formazione e di quello giovanile, come pure la semplificazione e la razionalizzazione degli strumenti per la trasparenza, la validazione e il riconoscimento dei risultati dell’apprendimento. Ciò include promuovere soluzioni innovative per il riconoscimento e la validazione delle competenze acquisite tramite l’apprendimento informale, non formale, digitale e aperto.

v  Investimenti sostenibili, rendimento ed efficienza nell’istruzione e nella formazione. Verrà data priorità alle azioni che sostengono: l’efficace implementazione del Piano di investimento per l’Europa, anche tramite modelli di sovvenzione che attraggano capitali e attori privati; le politiche nell’istruzione, nella formazione e nel settore giovanile, e lo sviluppo di riforme basate sull’evidenza che alimentino la qualità nell’istruzione (formale e non-formale) e nell’istruzione in maniera più efficace, in particolare attraverso l’apprendimento sul luogo di lavoro. Verrà data priorità anche alle azioni che sostengono lo sviluppo di modalità innovative per assicurare investimenti sostenibili in tutte le forme dell’apprendimento, comprese le sovvenzioni basate sul rendimento e la condivisione dei costi.

 

Priorità specifiche dell’ambito gioventù

Promuovere attività socioeducative di elevata qualità. Sarà attribuita priorità ai progetti volti a:

– promuovere l’inclusione e l’occupabilità di giovani con minori opportunità (compresi i NEET, ovvero i giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di istruzione e formazione);

– promuovere il dialogo interculturale e rafforzare la conoscenza e l’accettazione della diversità nella società;

– sostenere gli animatori giovanili nello sviluppo e nella condivisione di metodi efficaci per raggiungere i giovani marginalizzati, i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti per prevenire il razzismo e l’intolleranza tra i giovani

– internazionalizzare le attività giovanili e aprirle alla cooperazione tra settori, permettendo maggiore permeabilità tra i campi d’azione che coinvolgono i giovani; – professionalizzare gli animatori giovanili, sviluppare le loro competenze, stabilire standard qualitativi e codici etici e professionali; rafforzare i legami tra politica, ricerca e pratica;

promuovere migliori livelli di conoscenza, riconoscimento e convalida delle attività di animazione giovanile e dell’apprendimento non formale a livello europeo, nazionale, regionale e locale;

v  promuovere l’emancipazione, aprirla alla cooperazione trans-settoriale, permettendo maggiore permeabilità tra tutti i campi d’azione che riguardano i giovani, con una particolare attenzione all’accesso ai diritti, all’autonomia, alla partecipazione – inclusa la partecipazione virtuale – e alla cittadinanza attiva dei giovani, segnatamente quelli a rischio di esclusione sociale, attraverso progetti volti a:

§  ampliare e approfondire la partecipazione politica e sociale dei giovani a livello locale, regionale, nazionale, europeo o globale;

§  promuovere la diversità, il dialogo interculturale e inter-religioso, i valori comuni della libertà, della tolleranza e del rispetto dei diritti umani; stimolare il pensiero critico e l’alfabetizzazione ai media dei giovani; rafforzare il loro spirito di iniziativa, particolarmente in ambito sociale;

§  consentire ai giovani di entrare in contatto con responsabili politici eletti, amministrazioni pubbliche, gruppi di interesse, organizzazioni della società civile o singoli cittadini nell’ambito di ciascuno dei processi politici e sociali che impattano sule loro vite;

v  promuovere l’educazione all’imprenditorialità e l’imprenditorialità sociale tra i giovani. Sarà attribuita priorità ai progetti che, sotto forma di iniziative giovanili transnazionali, consentono a gruppi di giovani di tradurre le proprie idee imprenditoriali in pratica, al fine di affrontare le sfide e i problemi individuati all’interno delle loro comunità.

 

SITO WEB Sito Erasmus plus:

http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_en.htm

Sito italiano dedicato al programma Erasmus plus:

http://www.erasmusplus.it/

DOCUMENTI Bando 2016:

http://www.erasmusplus.it/file/2015/01/Invito-a-presentare-proposte-2016.pdf

Rettifica al bando 2016:

http://www.erasmusplus.it/file/2015/01/Corrigendum_Invito_2015_350_R_0014-IT-TXT.pdf

Guida programma Erasmus 2016 – versione inglese:

http://www.erasmusplus.it/file/2015/01/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf

Tutti i documenti ufficiali relativi al programma si trovano alla pagina:

http://www.erasmusplus.it/erasmusplus/documenti-ufficiali-2/

La versione inglese dei documenti è consultabile alla seguente pagina:

http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/calls/index_en.htm

 

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