Ed eccoci qui, al ritorno da questa mia prima esperienza (e sicuramente non ultima) con l’erasmus Plus. Ci sono decine di cose da dire, ma vorrei iniziare, prima di ogni altra cosa, con dei rigraziamente sinceri:
il primo grazie va sicuramente ai ragazzi di Youth Horizons, che con la loro leggerezza e la loro passione hanno reso questa settimana davvero indimenticabile. Il secondo grazie va a SOS Europa, senza la quale non avrei potuto fare quest’esperienza e senza la quale non sarei probabilmente mai venuto a conoscenza del programma Erasmus Plus.
Ed ora arriva ringraziamento piu lungo, composto da 39 piccoli grazie sinceri e accorati.. 39 come le gli splendidi ragazzi che Erasmus Plus mi ha dato l’opportunità di conoscere, con i quali mi ha permesso di condividere una settimana faticosa si, ma con tutta la leggerezza e la spensieratezza del mondo.
Gia prima della partenza in molti mi hanno chiesto: “ma cos’è l’erasmus plus?” e come molti di voi, ammetto che prima di questa esperienza non avrei saputo rispondere..
Ora posso dirvi che Erasmus + è un programma di scambi giovanili (e non) dell’Unione Europea (che va a completarsi anche con training courses specifici e volontariato europeo) votato ai temi di istruzione, formazione, gioventù e sport. Al netto di questa definizione “ufficiale” (che già però dice parecchio) io credo che dietro al concetto di Erasmus+ ci sia molto di più. Credo fortemente che uno dei principali meriti di questo programma sia infatti quello della creazione di una rete, giovane e aperta, che possa poi divenire la base solida per il concetto, rincorso da decenni, di Cittadinanza Europea. In 7 giorni ho visto ragazzi provenienti da ogni angolo d’Europa conoscersi, lavorare insieme, unirsi nelle somiglianze pur rispettando le tante differenze che la cultura dei loro Paesi d’appartenenza li portava ad avere. Ho visto abbattere i muri delle barriere linguistiche, di quelle Culturali, di quelle Sociali degli stereotipi, fino ad arrivare a vedere “soltanto” 39 ragazzi diventare Amici e raccontarsi gli uni con gli altri le proprie differenze, senza stigmatizzare o giudicare.
Li ho visti dibattere sui temi della Natura e dell’Ambiente (questo era il Topic di questo progetto), li ho visti confrontarsi sulle buone pratiche che ogni Paese mette in atto per la salvaguardia dei mari, li ho visti ragionare e cercare soluzioni alla crisi ambientale ed ogni volta lo hanno fatto, lo abbiamo fatto, lasciando per un secondo la nostra bandiera nazionale dietro le spalle e stringendosi nell’idea di essere cittadini di una sola grande comunità, quella dell’Europa delle Persone.
Molti mi chiedono, da quando sono tornato, cosa mi ha lasciato questo viaggio..
Potrei scegliere di rispondere in decine di modi differenti, tutti veri: potrei dire che mi ha preparato, piu di quanto non fossi gia, sui temi dell’ambiente e della natura; Potrei dire che ha contribuito a farmi ritornare ad una fluenza accettabile nella comunicazione in lingua Inglese; Potrei dire, in modo piu sentimentale, che mi ha permesso di avere nuovi amici.. Ma la cosa che più mi preme di rispondere è che, forse per la prima volta nei 26 anni della mia vita, mi ha fatto davvero sentire un Cittadino Europeo.”
il primo grazie va sicuramente ai ragazzi di Youth Horizons, che con la loro leggerezza e la loro passione hanno reso questa settimana davvero indimenticabile. Il secondo grazie va a SOS Europa, senza la quale non avrei potuto fare quest’esperienza e senza la quale non sarei probabilmente mai venuto a conoscenza del programma Erasmus Plus.
Ed ora arriva ringraziamento piu lungo, composto da 39 piccoli grazie sinceri e accorati.. 39 come le gli splendidi ragazzi che Erasmus Plus mi ha dato l’opportunità di conoscere, con i quali mi ha permesso di condividere una settimana faticosa si, ma con tutta la leggerezza e la spensieratezza del mondo.
Gia prima della partenza in molti mi hanno chiesto: “ma cos’è l’erasmus plus?” e come molti di voi, ammetto che prima di questa esperienza non avrei saputo rispondere..
Ora posso dirvi che Erasmus + è un programma di scambi giovanili (e non) dell’Unione Europea (che va a completarsi anche con training courses specifici e volontariato europeo) votato ai temi di istruzione, formazione, gioventù e sport. Al netto di questa definizione “ufficiale” (che già però dice parecchio) io credo che dietro al concetto di Erasmus+ ci sia molto di più. Credo fortemente che uno dei principali meriti di questo programma sia infatti quello della creazione di una rete, giovane e aperta, che possa poi divenire la base solida per il concetto, rincorso da decenni, di Cittadinanza Europea. In 7 giorni ho visto ragazzi provenienti da ogni angolo d’Europa conoscersi, lavorare insieme, unirsi nelle somiglianze pur rispettando le tante differenze che la cultura dei loro Paesi d’appartenenza li portava ad avere. Ho visto abbattere i muri delle barriere linguistiche, di quelle Culturali, di quelle Sociali degli stereotipi, fino ad arrivare a vedere “soltanto” 39 ragazzi diventare Amici e raccontarsi gli uni con gli altri le proprie differenze, senza stigmatizzare o giudicare.
Li ho visti dibattere sui temi della Natura e dell’Ambiente (questo era il Topic di questo progetto), li ho visti confrontarsi sulle buone pratiche che ogni Paese mette in atto per la salvaguardia dei mari, li ho visti ragionare e cercare soluzioni alla crisi ambientale ed ogni volta lo hanno fatto, lo abbiamo fatto, lasciando per un secondo la nostra bandiera nazionale dietro le spalle e stringendosi nell’idea di essere cittadini di una sola grande comunità, quella dell’Europa delle Persone.
Molti mi chiedono, da quando sono tornato, cosa mi ha lasciato questo viaggio..
Potrei scegliere di rispondere in decine di modi differenti, tutti veri: potrei dire che mi ha preparato, piu di quanto non fossi gia, sui temi dell’ambiente e della natura; Potrei dire che ha contribuito a farmi ritornare ad una fluenza accettabile nella comunicazione in lingua Inglese; Potrei dire, in modo piu sentimentale, che mi ha permesso di avere nuovi amici.. Ma la cosa che più mi preme di rispondere è che, forse per la prima volta nei 26 anni della mia vita, mi ha fatto davvero sentire un Cittadino Europeo.”
* di LUCA BELLINO